LOCAZIONI BREVI: NUOVA CEDOLARE AL 26%

LOCAZIONI BREVI: NUOVA CEDOLARE AL 26%

Fra le novità del 2024 troviamo le modifiche in tema di redditi derivanti dalle locazioni brevi assoggettabili a imposta sostitutiva.

La leggi di Bilancio 2024 eleva l’aliquota della cedolare secca delle locazioni brevi dal 21% al 26% per gli immobili oltre al primo.

In poche parole, chi affitta più di un appartamento (N.B. non più di quattro, altrimenti scatta l’obbligo di aprire P.IVA!!) potrà mantenere l’aliquota del 21% su un solo immobile (a sua scelta!!).

Insomma, chi possiede più appartamenti dati in locazione breve dovrà scegliere in dichiarazione su quale canone applicare la cedolare al 21% pagando invece l’imposta al 26% sugli altri affitti.

Di conseguenza per chi ha redditi da locazioni turistiche derivanti da un solo immobile l’aliquota resterà al 21%.

Come scegliere?

Per effettuare la scelta sono stati introdotti appositi codici da indicare nel quadro B in corrispondenza della colonna 11 della dichiarazione dei redditi nella quale vengono espresse le opzioni per la cedolare secca.

Nello specifico, si avranno a disposizione i seguenti codici:

  • “1” nel caso si tratti di locazione ordinaria;
  • “2” per le locazioni brevi soggette ad aliquota del 21%;
  • “3” per le locazioni brevi soggette ad aliquota del 26%.

Se per un immobile viene indicato il codice 1 verrà calcolata, sul relativo reddito, l’imposta sostitutiva del 21% (o del 10% in caso di contratti a canone concordato).

Per questa tipologia di locazioni non ci sono limiti al numero di immobili su cui si applica l’agevolazione e la presenza di tali locazioni non impedisce l’opzione della cedolare secca ridotta su uno degli immobili destinati a locazione breve.

Il codice 2 con aliquota 21% potrà essere indicato per un solo immobile a locazione breve.

Il codice 3 verrà utilizzato per tutti gli altri immobili, fermo restando il limite di non poterne destinare più di quattro per la presunzione di imprenditorialità e di conseguenza all’assoggettamento al reddito di impresa.

Cosa cambia per le imposte?

Con la nuova cedolare maggiorata sarà necessario prestare attenzione per il versamento delle imposte nel caso di utilizzo di intermediari, agenzie e portali che gestiscono gli affitti e/o che intervengono nell’incasso.

Questi ultimi infatti devono trattenere il 21% e riversarlo con F24, fino al 2023 l’aliquota della ritenuta coincideva con quella della cedolare, per cui si trattava di una ritenuta a titolo d’imposta (salvo l’opzione per l’uscita dalla cedolare), dal 2024, a seguito dell’aumento dell’aliquota ma non della ritenuta, il prelievo avviene a titolo di acconto e per gli immobili con codice 3 andrà versato un conguaglio pari al 5% del canone da versare al momento del versamento delle imposte.

L’importo della ritenuta (punto 20 della CU rilasciata dall’intermediario) andrà indicata al rigo F8.

 

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